MŪTRA ROGA
Nelle malattie urinarie il luogo di origine per l' āyurveda è il colon, sede primaria di Vāta; gli srotas e i canali interessati sono i mūtravāha srotas e il luogo di manifestazione sono le vie urinarie. Analizzare i problemi urinari in realtà consiste in analizzare una serie di patologie racchiuse in gruppi: il gruppo di Mūtrakṛcchra, il gruppo di Mūtraghāta, ecc.)
Nelle malattie urinarie il luogo di origine per l' āyurveda è il colon, sede primaria di Vāta;
gli srotas e i canali interessati sono i mūtravāha srotas e il luogo di manifestazione sono le vie
urinarie.
Analizzare i problemi urinari in realtà consiste in analizzare una serie di patologie
racchiuse in gruppi: il gruppo di Mūtrakṛcchra, il gruppo di Mūtraghāta, ecc.)
Mūtrakṛcchra. Questo termine ha tutta una serie di significati: stranguria, orinazione
dolorosa, orinazione difficile.
La traduzione più frequente è quella di stranguria, a volte si ha anche disuria (incapacità di urinare).
Differenziazione in base ai doṣa
1. Vātika. Cause: eccesso di esercizio fisico, uso di farmaci troppo forti, eccesso di cibi
non untuosi, cibi secchi, abuso di alcool, un eccesso di vibrazioni, i testi dicono
cavalcare troppo a lungo, o andare in bici troppo a lungo, anche passare in strade
dissestate, anche il viaggiare troppo.
Questa tipologia è caratterizzata da molto dolore nella zona delle vie urinarie
2. Paittika: in questa tipologia prevale il bruciore e c’è la possibilità che ci sia presenza
di sangue nelle urine.
3. Kaphaja: in questa tipologia c'è una sensazione di forte pesantezza alla vescica.
4. Sannipātika: questa tipologia comprende la combinazione di tutte queste condizioni.
5. Kṣataja: questa tipologia è legata a lesioni e/o ferite nel tratto urinario.
6. Śakṛtja: questa tipologia può essere legata a una massa fecale troppo dura nell’intestino che dà fastidio alla vescica e che provoca ristagno di gas e distensione e quindi provoca compressione sulla vescica
7. Aśmarīja: è un'ostruzione da calcoli che provoca dolore ecc.
8. Śukraja: è un'infezione del tratto seminale che si estende alle vie urinarie, tipo certe malattie veneree nei maschi che colpiscono in prima battuta il tratto che trasporta il seme e poi anche perché una parte del tratto è comune quest’infezione si diffonde alle vie urinarie.
Colpisce ovviamente in prevalenza gli uomini ma anche le donne (es. certe infezioni ginecologiche o certe cistiti da cattivo funzionamento dell’intestino)!
Mūtraghāta (ghāta = movimento): disuria (difficoltà ad urinare), anuria (orinazione molto
difficile o addirittura impossibilità totale ad urinare), ostruzione urinaria, ritenzione urinaria
grave
1. Vāta-kuṇḍalika: ipertrofia prostatica, ingrossamento della prostata (che spesso si
verifica dopo una certa età, ingrossamento che, con il passare degli anni, se non
normale, comunque è molto frequente).
2. Aṣṭhilā o mūtrāṣṭhilā: prostatite (infezione della prostata, infiammazione della prostata che spesso è legata ad un’infezione; in linea di principio è un’infiammazione della prostata, specialmente quando si verifica in soggetti giovani di solito è legata a infezioni delle vie urinarie mal curate.
La prostata è un organo piuttosto circoscritto, vantaggio quando si tratta di problemi gravi es. carcinoma prostatico o altro, ma a causa della scarsa irrorazione è un organo difficile da raggiungere, anche nei trattamenti farmacologici.
Fortunatamente esistono comunque diverse piante ayurvediche che possono avere un effetto sulla prostata.
3. Vāta vasti: anuria (impossibilità a urinare) a causa di disordini nervosi.
4. Mūtratīta: mancanza di stimolo alla minzione che può avere varie cause.
Può anche essere una soppressione volontaria (trattenere lo stimolo perché in quel momento
non si può). Se si sopprime per troppo tempo con frequenza lo stimolo all’orinazione Vāta si accresce e si altera ed impedisce l’eliminazione delle urine.
Frequente nei bambini. In questi casi può essere utile un impacco caldo umido per
allentare un po’ la tensione. È la stessa condizione che si verifica anche in Vātakuṇḍalika
(accrescimento del Vāta legato all'ingrossamento della prostata), una
difficoltà ad urinare che poi riduce la spinta.
5. Mutrajaṭhara: ritenzione urinaria da danno alla vescica (anche un abbassamento della vescica come si verifica in donne dopo una certa età che provoca un ristagno dentro la vescica è una condizione di questo tipo e questo è piuttosto frequente, in tante donne anziane si verifica l'abbassamento della vescica che porta ad un non completo svuotamento della stessa)(esistono piante capaci di migliorare lo svuotamento della vescica e a fare in modo che questo ristagno non si infetti)(è necessario obbligare le donne anziane a bere sempre, con regolarità, non solo
quando hanno disturbi)
6. Mūtra utsanga o mūtrotsanga: ostruzione dell’uretra o della vescica. Di solito c'è un'emissione dolorosa di urina, e talvolta con sangue, e un getto ridotto. È dovuta alla presenza di un'ostruzione. Un esempio può essere rappresentato dalla situazione in cui è presente un calcolo che si muove e rimane incuneato all'interno delle vie urinarie e quindi può essere in grado di ostruire in parte e in più, muovendosi spesso gratta, soprattutto quando si tratta di calcoli di ossalati, che hanno delle forme cristalline, e questo provoca micro-lesioni e sanguinamento.
7. Mūtrakṣaya: secrezione urinaria insufficiente con urine molto concentrate (condizione di quando non si beve o si beve troppo poco oppure quando si fa molta attività fisica bevendo insufficientemente: è una condizione che può essere pericolosa perché in qualche modo può portare a proliferazioni batteriche. Più l’urina si concentra più è facile che la carica batterica eventualmente presente nelle urine diventi patogena).
L'odore è più forte e può essere più o meno sgradevole quanto più c'è carica batterica.
8. Mūtra granthi: presenza di un tumore (non necessariamente cancro, accrescimento
anomalo anche di natura benigna) nel passaggio urinario, nello sfintere vescicale o
nell'uretra, che impedisce l'urinazione.
9. Mūtra śukra: ostruzione uretrale data dal seme ed espulsione di urina e sperma insieme
10.Uṣṇa vāta: uretrite. È la situazione in cui si ha difficoltà o impossibilità a urinare perché c’è una fortissima infiammazione, talvolta anche di causa batterica es. nella gonorrea (si ha coinvolgimento di Pitta e di Vāta: Pitta è coinvolto dal punto di vista dell'uṣṇa, per il calore, Vāta perché impedisce il movimento)
11.Mūtrāsāda: anuria o oliguria, cioè impossibilità totale ad urinare o urinazione minima, insufficiente, scarsa, talvolta legata ad un'insufficienza renale
12.Vidvi ghāta: ostruzione da fecaloma di dimensioni notevoli che impedisce la fuoriuscita dell’urina
13.Basti kuṇḍalika: tumore maligno alla vescica [kuṇḍalika = cerchio -> probabilmente
tumore allo sfintere vescicale - kuṇḍa = pezzo, massa. Probabilmente il termine
esteso dovrebbe essere Basti kuṇḍalika arbuda (arbuda = tumore maligno)]
Aśmarī: calcoli del tratto urinario
Consigli semplici per evitare le cistiti ricorrenti
• bere molta acqua regolarmente
• urinare dopo i rapporti sessuali (soprattutto per le donne)
• urinare spesso
• non rinviare l'urinazione ignorando lo stimolo
• correggere la stipsi o la diarrea normalizzando la flora batterica intestinale
• evitare il ricorso frequente agli antibiotici
• evitare indumenti intimi troppo attillati e usare biancheria possibilmente di cotone
• praticare una corretta igiene intima con saponi intimi adeguati al pH vaginale
• non esagerare con le attività sportive traumatiche per uretra e vescica (ciclismo, equitazione, motocross, ecc.)
• in caso di prescrizione di rimedi per le cistiti (sia che si tratti farmaci chimici che
fitoterapici) attenersi scrupolosamente alle indicazioni del terapeuta e non interrompere il trattamento alla scomparsa dei sintomi, prima del tempo indicato, al fine di evitare le ricadute e soprattutto di selezionare dei ceppi batterici resistenti
• bere succo di mirtillo rosso
Cibi consigliati
- cereali
- legumi
- frutti di bosco (mirtilli rossi, ribes, more, lamponi, ecc.)
- verdure: cipolle, porri, carciofi, finocchi, i vari tipi di cavoli (senza esagerare perché
aumentano Vāta), cicoria, lattuga, radicchio, indivia, patate (senza esagerare) - tra le erbe aromatiche fare uso frequente di timo, origano, maggiorana, santoreggia
- usare spezie come cannella, chiodi di garofano, curcuma
fare un buon consumo di frutta fresca, frutta secca (frutta dolce secca tipo albicocca,
uvetta ma anche di frutta oleosa secca come mandorle) (nelle situazioni infiammatorie di tipo Pitta evitare gli agrumi)
Cibi da evitare
- pomodori
- agrumi;!
- insaccati
- alimenti speziati e piccanti
- thè, caffè e bevande gassate
- bevande alcoliche
- aperitivi, vino, birra
- frutta secca a guscio come noci (per le vie urinarie non sono indicate), nocciole, arachidi,
pistacchi (le mandorle sono ammesse) - formaggi stagionati (soprattutto quelli piccanti dovrebbero essere usati con molta moderazione o meglio evitati)
- carne in generale e/o pesce in scatola o essiccati (baccalà e/o stoccafisso)
- consumare poca carne
- evitare aceto e sottaceti